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La voce degli agenti: Alla ricerca di strade alternative

di Domenico Palladino

"La qualità nel lavoro paga. Sempre". La sentenza arriva da Emanuele Zigliani, branch manager dell'agenzia L'Orchidea di Milano, che traccia la strada per il futuro. Passando dalle statistiche alle parole degli agenti, dalle risposte al nostro sondaggio emerge un quadro molto più articolato rispetto ai numeri: una realtà che si concentra sui problemi e sui timori di chi ogni giorno deve affrontare un mercato difficile, ma che non si lascia scoraggiare dai periodi di crisi.

"Credo che occorra lavorare per cambiare gli squilibri del settore - spiega il direttore commerciale della Melville Travel di Reggio Emilia Claudio Caroni - che vanno dai rapporti con le compagnie a quelli con i clienti". Trovare una strategia valida per tutti e per ogni territorio è naturalmente impossibile, ma non manca chi prova a seguire nuove strade per vedere se il mercato risponde in maniera positiva. Come nel caso della H24 Travels di Roma: "Tra pochi giorni inaugureremo a Roma quella che sarà una novità assoluta - spiega il presidente Pierluigi Cruciani -: saremo la prima agenzia di viaggi aperta anche dopo cena e non solo".

Ma non mancano i dubbiosi. Paola Speccher, titolare Viaggi Tropicana di Rovereto, dice: "Il 2010 sarà un anno ancora più difficile, se possibile. Le aziende mirano sempre più al self ticketing, convinte che risparmiando sui servizi di agenzia otterranno una riduzione di costi". Un sentimento condiviso anche da Salvatore Marascia, amministratore delegato di Sistina Travel di Roma, che sottolinea: "Il nostro lavoro è a rischio; se io fossi un dirigente di qualunque azienda userei videoconferenze o call conference, per poter risparmiare".

Siamo di fronte indubbiamente ad un mercato frammentato, che crea situazioni disomogenee generate a volte anche dalla situazione territoriale ed economica locale. Se da un lato c'è chi sottolinea un "incremento delle richieste business per le destinazioni in Europa e a bordo di navi da crociera"  come sostiene Luisa Pivetta, titolare Studio Pco, Castelfranco Veneto, c'è anche chi in modo ironico guarda al nuovo anno con un lapidario "Io speriamo che me la cavo", come Francesco Crescenzo, direttore Ce.Tour a Cetara.

Il mercato, ora, richiede alla distribuzione un cambio di passo per combattere, per esempio, "la forte concorrenza con low cost e internet", sottolinea Loris Bernardi, titolare Abs Padova.

 

Ultimo aggiornamento: 21/01/2010


 

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