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Tariffe e commissioni penalizzano la marginalità

di Domenico Palladino

Le compagnie aeree chiudono i cordoni della borsa, e il rapporto con loro è sempre più stridente. Gianna Bonardi, titolare della Gibigianna di Torino, gira il coltello nella piaga: la biglietteria, in passato zoccolo duro del business nelle agenzie, sembra avere il destino segnato. Chi lavora nel turismo d'affari sa che occorrono escamotage per fare margini, seppur risicati.

Torna in discussione il tema low cost/low fare, e con nuovi problemi per i dettaglianti. "C'è la tendenza - osserva l'adv - a usare le tariffe scontate con grande libertà, prenotando all'ultimo minuto: una scelta non conciliabile, perché il low fare si prenota in anticipo. Per cercare di rimediare spesso tiriamo fuori noi i soldi". È per chiedere maggiori tutele che interviene Gianfranco Mainardi, titolare L'Orchidea Viaggi di Segrate: "C'è assoluto bisogno di garanzie da parte dei vettori: tariffe e tasse devono costituire un unico totale su cui basare gli accordi".

Sino a un anno fa, prima della fusione tra Az e Air One, gli adv lamentavano l'impossibilità di utilizzare i due vettori su tratte diverse per mancanza di combinabilità delle tariffe. "Ora questo problema si è risolto - dice Carlo Buffa di Perreo, titolare Promotur (Torino) -, In compenso è peggiorato il rapporto con tutte le compagnie. La loro politica tariffaria e di prenotazione è sempre più rigida, mentre nei confronti delle agenzie le aziende tendono a fare il contrario". Un lavoro sempre più difficile? "C'è troppa concorrenza - argomenta Gabriele De Ciechi, consulente della DD&C di Milano -. È un atto di coraggio entrare in questo segmento!".

 

Gds e corporate: formula vincente


Le agenzie non nascondono i timori circa una contrazione del ricorso alle agenzie per il bt. In loro soccorso arriva l'ultimo studio PhoCusWright dedicato ai gds. Se per il leisure il gds è visto principalmente come un sistema per scovare il miglior prezzo possibile, per il business travel il ruolo dei sistemi di distribuzione globale è ancora più incisivo, in quanto sui viaggi di lavoro influiscono anche altre variabili come gli orari o le migliori connessioni. Senza contare, comunque, il risparmio, da calcolare facendo rispettare le travel policy di ogni azienda. PhoCusWright prevede anche un maggior ricorso delle aziende alle agenzie specializzate nel business travel, le tmc: la previsione è di uno share del 79 per cento nel 2011, con un conseguente maggior utilizzo dei gds e dei loro tool.

A oggi conta oltre 78 miliardi di dollari l'intermediazione per il corporate travel, che punta sempre di più sugli strumenti di self booking per le aziende, come Amadeus e-Travel Management, Concur Cliqbook, GetThere di Sabre, Resx di Trx's o Traversa di Travelport. Un altro plus dei gds nel corporate travel, sottolinea ancora lo studio di PhoCusWright, è la possibilità di integrare pressoché completamente l'iter e i pagamenti delle spese di viaggio con i vari gestionali delle aziende. Un plus che alla resa dei conti si sta rivelando sempre più vincente.

 

Ultimo aggiornamento: 21/01/2010


 

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