La news uscita oggi su TTG Italia, secondo cui gli hotel infestati dai fantasmi sarebbero una meta scelta da molte persone per trascorrere la notte di Holloween, è l’ulteriore conferma del fatto che ormai il marketing del turismo debba sempre più orientarsi alle emozioni.
L’experience – sostengono gli edotti – non è più sufficiente a dare significato all’atto di consumo. Per esserlo deve essere trasformativa: non lasciare cioè soltanto il ricordo dell’avventura vissuta, ma generare emozioni più forti, che diano nuovo senso e nuovo vigore alle convinzioni anche più intime e surreali dell’individuo.
Tra queste ci sono evidentemente quelle originate dalle riflessioni sui temi del paranormale e del mistico, cui si dedicherebbero, secondo il quadro delle “tematiche primarie delle passioni” recentemente elaborato da Jfc, rispettivamente l’1,7% e il 2,5% dei viaggiatori. Tanto o poco? Probabilmente abbastanza, se si considera che la letteratura muoverebbe il 2,5% dei turisti, i cartoon l’1,4% e il cinema il 2,5%.
Ecco perché la Reggia di Venaria, che in tema di marketing territoriale ha più volte dimostrato di saperci fare, non ha esitato a convocare i tecnici dell’Epas - l’Istituto Nazionale Ricerca e Studio di Fenomeni Paranormali -, affinché piazzassero all’interno delle sale un po’ di telecamere a infrarossi programmate per captare – peraltro con positivi riscontri - qualsiasi movimento sinistro. Un esperimento che invece – con un certo disappunto degli operatori turistici del territorio – non è stato concesso a Montefiascone, dove pare che la Rocca dei Papi sia frequentata da un’entità antropomorfa, già segnalata al Cicap di Padova, in base a uno scatto fotografico che ne documenterebbe l’esistenza. “Eppure – rilevavano giustamente in un giornale locale della Tuscia - il turismo del paranormale, movimenta un indotto economico considerevole; basti solo pensare al caso più eclatante del castello di Montebello a Rimini, dove la leggenda della piccola Azzurrina (Guendalina Malatesta) ha prodotto una lunga serie di interventi e investigazioni strumentali all’interno dello stesso, che ha visto anche la realizzazione di un film”.
Certo, se il turista viaggia sempre più per soddisfare i propri interessi, indubbiamente vince chi meglio lo sappia assecondare, mettendo da parte remore e credenze personali. Come ha fatto il direttore del Consorzio della Venaria Reale Alberto Vanelli che, una volta salutati i ghostbusters, aveva annunciato: “Io non credo ai fantasmi, sono molto razionale, ma se ci sono delle presenze sono contento”. E non si riferiva solo a quelle degli ectoplasmi.