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Caner, Veneto: “Puntiamo su un modo di viaggiare sempre più diffuso e ‘slow’”

“Puntiamo su un modo di viaggiare sempre più diffuso, che accompagna il turista alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e produzioni locali grazie a prodotti slow, il turismo fluviale, piuttosto che i cammini veneti e il consolidamento del prodotto cicloturismo puntando su itinerari e progetti ad hoc condivisi da tutte le destinazioni venete aderenti al tavolo di lavoro regionale ‘Cycling in the Land of Venice’”. Così l’assessore al Turismo della Regione Veneto, Federico Caner, traccia la rotta intrapresa per distribuire i flussi in tutto il territorio.

Una scelta che sembra premiare la regione. “I numeri sulle presenze turistiche ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta – prosegue l'assessore -. Se nel 2022 abbiamo quasi raggiunto i risultati turistici del 2019, anno record in termini di arrivi e presenze con la Costa Veneta, che da sola vale 35milioni di presenze, lo dobbiamo anche all’investimento fatto sui nuovi prodotti turistici che valorizzano l’intero territorio e aiutano a governare il fenomeno dell’overtourism”.

“Con i Siti Unesco, le ciclovie, il turismo fluviale ed equestre, e i grandi eventi sportivi, ampliamo l’offerta turistica per rendere il Veneto ancora più attrattivo e pronto all’accoglienza – conclude Caner -. Proprio sull'accoglienza la Regione del Veneto ha avviato un importante lavoro attraverso l’adozione della Carta dell'Accoglienza e dell'Ospitalità del turismo veneto, uno strumento che riassume in un vero e proprio decalogo, declinato per le diverse tipologie dell’accoglienza turistica, i valori fondanti per un turismo di qualità, da applicare e declinare nelle diverse destinazioni coinvolgendo tutti gli operatori della filiera”.

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